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MUSEO DELLA CERAMICA MEDIEVALE
IL MUSEO DELLA CERAMICA MEDIEVALE Con la donazione Curti avvenuta effettivamente davanti ad un notaio nei giorni scorsi, ad Orvieto si puo’ tornare a parlare del Museo della ceramica medievale. <
> ha annunciato l’assessore Pier Paolo Vincenzi nel corso di una conferenza stampa <
> Il materiale è prezioso e consistente. Si va dagli oltre trecento pezzi rari della collezione Curti al vasto materiale recuperato nelle campagne di scavo effettuate sulla Rupe da oltre trent’anni dai vari “pozzi-butto”, a cominciare da quello del Palazzetto Faina, all’altro rinvenutto a Piazza Duomo… A detto materiale va aggiunta in deposito la collezione di proprietà dell’opoera del Duomo. Secondo il sindaco Stefano Mocio non è importante la proprietà quanto piuttosto la qualità e la quantità del patrimonio della città. Patrimonio che va valorizzato anche attraverso l’inserimento in un contesto a tema. Quello, per l’appunto, della “Ceramica medioevale”. <
> ha detto Vincenzi. <
> <
> ha aggiunto l’assessoree Giuseppe della Fina. Satolli ha confermato che in definitiva il museo dovrà contenere anche un laboratorio scientifico per la formazione professionale dei ceramisti del futuro. Un laboratorio dove restaurare i pezzi rinvenuti, datarli, classificarli. Un laboratorio per rivitalizzare una delle attività più antiche praticate dagli abitanti della Rupe. Un luogo frequentato dalle scolaresche per attività connesse alla scuola. Ed anche, perché no, un luogo in cui studiare la ceramica medievale, soprattutto da parte degli studiosi stranieri. VELOCISSIMAMENTE <
> E’ stata questa la domanda alla quale Curti, il generoso donatore, ha risposto: <
> COLLEZIONE CURTI In realtà la collezione Curti è nata ad Orvieto e non se ne è mai allontanata. Alcuni decenni fa era conosciuta come “Collezione Moretti”. E’ infatti il frutto della paziente raccolta del professor Luigi Moretti. <
> ha raccontato l’ingegner Curti. Per lungo tempo Luigi Moretti aveva cercato di vendere la sua collezione finché non si era fatta avanti la provincia di Terni, che sembrava pronta all’acquisto. Ma niente di fatto per circa tre anni. Infine l’intera collezione era passata di mano. L’attenzione e la cura di Curti collezionista hanno consentito che la raccolta restasse integra COMUNE DI ORVIETO Anche il comune di Orvieto era entrato in trattative per l’acquisto di parte della collezione. C’era stata una prima donazione. <
> ha riferito il dottor Curti. Il sindaco Stefano Mocio ha annunciato che chiederà al Consiglio Comunale di assegnare la cittadinanza onoraria al dottor Curti in segno di gratitudine per la generosa donazione VALORE Il valore della collezione si aggira intorno ai 500.000 euro. LA MOSTRA DI SPOLETO <
> Sono le parole dell’architetto Alberto Satolli, da molti anni impegnato nello studio e la ricerca della ceramica locale del periodo medievale. Si sapeva che c’era ma nessuno mai ne parlava. Solamente nel 1981, in occasione della mostra di Spoleto, sempre per l’impegno di Satolli, si riuscì a portare alla Mostra una parte della collezione Moretti. Fu un vero scoop. <
> DATAZIONE L’importanza della collezione è nell’insieme degli oggetti. Si tratta di oggetti ceramici dipinti sotto vetrina, che vanno dal 12° al 15° secolo. Ci sono però pezzi inerenti al 16°. CIOTOLE RUBATE Tra gli oggetti della collezione si parla di “Ciotole rubate”. Strano nome per indicare delle ciotole “con musetto di animale” munito di un forellino per bere. E poi catini, anfore con doppie code di sirena… C’è anche un bel Papetto in trono. Sarebbe interessante scoprire in quale bottega orvietana è stato creato, per chi e in quale occasione. I Papi ad Orvieto in quell’epoca erano abbastanza frequenti. SEDE Il Museo della ceramica verrà allestito nel prestigioso Palazzo Simoncelli a Piazza del Popolo. Santina Muzi
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