> NOTIZIE
Notizie Orvieto.it
Cerca
BANDI FONDI EUROPEI
CULTURA
MINUTERIE
STORIA
MINUTERIE
“IKHIWA IN ZIMBABWE E RITORNO”
BOLSENA PRESENTATO A BOLSENA “IKHIWA IN ZIMBABWE E RITORNO” DELL’ORVIETANA SANTINA MUZI È stato presentato nei giorni scorsi presso l’Auditorium Comunale di Bolsena. “IKHIWA in Zimbabwe e ritorno”, il diario di viaggio della scrittrice orvietana Santina Muzi, edito da “Le Brumaie”. L’incontro, presieduto dall’assessore al turismo del Comune di Bolsena Roberto Basili, dal segretario comunale Pier Luigi Leoni e da Dante Freddi direttore del giornale on line “Orvietosì”, ha coinvolto un discreto numero di presenze, in particolare giovani zimbabwane, donne bianche originarie dei comuni del comprensorio. L’assessore Basili ai saluti dell’Amministrazione comunale ha aggiunto l’apprezzamento per i contenuti del libro ed ha ringraziato l’autrice che ha saputo cogliere quella che è la realtà nello Zimbabwe, riuscendo a far capire quello che la gente passa, come la gente vive. «Il libro è composto da una serie di annotazioni, di mail e frasi puntuali: ricorda la tecnica pointillisme, una corrente pittorica francese dell’Ottocento, singoli punti cromatici che nell’insieme fanno la composizione.» ha commentato Pier Luigi Leoni. <
> La commozione ad un certo punto è stata generale. Lo stesso relatore si è dovuto interrompere. E’ successo nel corso della lettura relativa alla donna malata di aids stesa davanti al centro commerciale di Hwange. <
> ha ripreso Leoni <
> Ma non sono sazi i bambini. Vanno a scuola e lo fanno volentieri, hanno per lo meno un pasto assicurato. Ma qualcosa è cambiato. Ne ha parlato Dante Freddi nel presentare “Istruzione è vita”, l’iniziativa che Santina Muzi ha intrapreso insieme a lui, una volta tornata dallo Zimbabwe. Nell’apprendere che molti di quei bambini, che lei aveva conosciuto e apprezzato, non erano rientrati a scuola perché non avevano i mezzi per pagare le tasse scolastiche, Santina si è rivolta a Dante e insieme hanno deciso di promuovere una raccolta fondi per aiutare i ragazzi a frequentare la scuola. Nel libro si parla dello Zimbabwe come di un Paese ricco di storia. Il Great Zimbabwe, ricordo di un passato ricco e glorioso, quando la città controllava la via dell’oro e dei commerci con le città sull’oceano Indiano, non è oggi che un insieme di rovine, tuttora maestose e suggestive. A quelle glorie si è ispirato Robert Mugabe nel 1980 nel suo discorso al Paese. Con l’idea di quel passato la Rodesia del sud ha preso il nome di Zimbabwe, lasciando al suo destino di cenerentola lo Zambia, la Rodesia del nord al di là dello Zambezi. Oggi il ”gioiello dell’Africa”, così era definito lo Zimbabwe, da granaio dell’intero continente, da Svizzera dell’Africa, da Paese con le strade a tre corsie che attraversano la savana alberata …è completamente allo sfascio. <
> ha detto Ramona, la signora che Santina aveva incontrato in un supermercato di Bulawayo davanti al bancone della “carne secca”. L’autrice aveva intuito che anche Ramona era dovuta “fuggire” dal Paese e l’aveva fatta cercare a lungo a Bolsena finché non era ricorsa all’aiuto del segretario comunale che era riuscito nell’intento. <
> Le ragazze che l’accompagnano sono nate in Zimbabwe, sono zimbabwane a tutti gli effetti. Eppure, come Ramona, se ne sono dovute andare e ritornare ai luoghi da cui moltissimi anni fa erano partiti i genitori. Seguono le immagini video che accompagnano la presentazione con le lacrime agli occhi. <
> <<<>>> Ikhiwa è un nome invariabile utilizzato per indicare i bianchi. In lingua nambya viene usato indifferentemente per il maschile, il femminile, il singolare e il plurale. Dice l’autrice: <
>
Mappa del sito
Orvieto.it - Tutti i diritti riservati
ilportale@orvieto.it