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"IL VESTITO DI CARTONE"
“IL VESTITO DI CARTONE” DI AURORA CANTINI I barboni. Di questi tempi non hanno vita facile. La pioggia, il freddo, la neve, tutti gli elementi naturali che non creano grandi problemi a chi può permettersi una vita normale, costituiscono un vero attentato per la vita dei barboni che vivono accatastati sotto cumuli di cartone lungo gli argini dei fiumi o in qualche angolo dei giardini pubblici. Ma qual è la molla che spinge un individuo ad abbandonare tutto e a ridursi a condurre una vita irta di difficoltà? Aurora Cantini ne parla ne “Il vestito di cartone”, un romanzo di duecentotrentanove pagine edito da “Il FILO”. Valeria, la protagonista, è una single caparbia e decisa che gestisce una libreria nel centro di Roma insieme ad un’amica. Ha le idee chiare, Valeria. Lei una sera nel rientrare a casa dal lavoro si è imbattuta in un mucchio di cartone e nell’uomo che vi dormiva al riparo. Ne è rimasta talmente scossa che invita l’uomo a casa sua per la cena della vigilia di Natale. E quando l’uomo si presenta ripulito e vestito a puntino, lei stenta a riconoscerlo. Ne resta confusa e imbarazzata. E’ nel corso della cena che l’uomo racconta le peripezie che lo hanno ridotto sul lastrico. Oltre ad essere rimasto vedovo, ora rischia di perdere anche il figlio, che da tempo è sparito da casa. Valeria si offre di aiutarlo nelle ricerche. A questo inizio lento, segue un intreccio di eventi che si susseguono concatenati e impegnano la protagonista in un viaggio attraverso la Penisola alla ricerca del barbone, sparito improvvisamente dalla capitale senza lasciare traccia. Ma la perspicacia e l’istinto guidano la donna, che puntualmente finisce per trovare un indizio, seppur minimo, che le permette di proseguire le indagini. Così da Roma finisce a Firenze, in mezzo ad altri barboni. E qui, sul Lungarno, ci scappa il morto. Dovrebbe avere un certo sesto senso, Valeria, perché da sola riesce a scoprire l’assassino. Anzi, gli assassini. Venezia è bella durante il carnevale. Valeria ne resta incantata. Eppure, in tanto frastuono, grazie all’aiuto di una barbona, riesce a concludere la sua missione e a dare un senso alla sua vita da single. Con l’emozione dell’opera prima, Aurora Cantini nei giorni scorsi ha presentato il romanzo “Il vestito di cartone” presso la Sala Consiliare del Comune di Orvieto. <
> dice l’autrice. Visto che si tratta di un romanzo, la domanda è d’obbligo: come andrà a finire? I due si sposeranno? Nemmeno Aurora ha voluto anticipare la conclusione, vuol lasciarci il gusto di scoprirlo attraverso la lettura del libro. “Il vestito di cartone” di Aurora Cantini edito da “Il Filo - 239 pagine - Costo 17,00 euro - reperibile in libreria.
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