> NOTIZIE
Notizie Orvieto.it
Cerca
BANDI FONDI EUROPEI
CULTURA
MINUTERIE
STORIA
MINUTERIE
ORVIETO CENERENTOLA
<
con queste parole il presidente del Consiglio Comunale Marco Frizza ha appuntato la spilla con il logo del Comune di Orvieto al bavero della giacca del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Altro atto di umiltà da parte del sindaco della città Toni Concina che aveva affermato: <
> Il decadimento di Orvieto traspare da ogni parola, da ogni atteggiamento. La stessa attesa di circa 2 ore da parte degli invitati, dei rappresentanti del Consiglio comunale e della stampa invitata per le ore 13 alla cerimonia della firma del patto con Roma, aveva dato la sensazione della scarsa considerazione che i politici in genere danno alla gente comune. Tanto per semplificare, anche la grande, caotica Roma è indebitata fino all’inverosimile. Ha un debito superiore ai 2 milioni di euro perfino con il comune di Orvieto per il mancato pagamento dell’affitto del lascito De Solis. Il saldo del debito, che passerà tramite la ASL n. 4, è stata la prima promessa del sindaco di Roma nel breve discorso che ha preceduto la firma del patto di venerdì 23 luglio. La stessa risposta del sindaco Concina a chi gli domandava un anticipo sui contenuti del “patto” non si è allontanata dal ruolo iniziale: <
>, o cose analoghe di cui mi sfugge la comprensione, non mi sembra che dimostri amore, attaccamento per la nostra città che, come ha riconosciuto lo stesso Alemanno, per bellezza e dignità ha poco da invidiare alla capitale. A meno che non vogliamo prendere in considerazione la confusione che in certe notti trasforma la città sulla rupe in una borgata di periferia, con le musiche a tutto volume che s’imborgano per le vie principali e s’incrociano con altra gazzarra fino a rendere impossibile la conversazione tra amici perfino sulle stiace del Duomo. Qui, bisognerebbe abbassare i toni! Orvieto Cenerentola. Faranno un grido di giubilo i piccoli Comuni che finora hanno roteato nell’orbita del comune di Orvieto. La svolta a destra della città prevalente ha determinato una frattura con il resto dei comuni del comprensorio: Orvieto ha svoltato a destra dopo anni di governo della sinistra, mentre la maggior parte dei paesi del comprensorio è rimasta a sinistra. La revanche non s’è fatta attendere. Dopo mesi di chiacchiericcio sottobanco, alla prima occasione il malcontento ha fatto il suo effetto ed ha portato Orvieto in minoranza. Nulla da obiettare sulla nuova elezione, se non evidenziare lo sgambetto. E’ la prima volta che in Umbria si verifica un così diverso orientamento politico tra comuni del medesimo comprensorio ed è anche la prima volta che il Comune maggiore viene scavalcato da quelli minori che, politicamente compatti, hanno eletto alla presidenza dei sindaci Massimo Tiracorrendo, sindaco di Castel Viscardo. Deciso l’intervento del sindaco di Orvieto Antonio Concina (PDL): <
> Santina Muzi
Mappa del sito
Orvieto.it - Tutti i diritti riservati
ilportale@orvieto.it