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FURTI NELLE SCUOLE ORVIETANE
FURTI NELLE SCUOLE ORVIETANE: SCOPERTI I RESPONSABILI Santina Muzi Ad ogni furto che avviene sul nostro territorio siamo ormai abituati ad attribuire le responsabilità a persone dell’Est europeo tanto che per compensare c’è chi ribatte che i responsabili potrebbero essere gli stessi giovani nostrani. Furti strani un po’ dappertutto, nelle campagne dove spariscono senza lasciare traccia interi pollai, agnelli, fruttI dagli alberi, attrezzi da lavoro manuale, bigonci per l’uva... e perfino, dal terrazzo di un’abitazione di periferia, una pentola con l’intero contenuto, ossia un buon quantitativo di carne congelata. Ladri affamati? Ma che dire dei furti nelle scuole elementari di Orvieto Scalo e Ciconia dove a sparire sono stati alcuni computer e, nel secondo caso, anche la pesantissima cassaforte contenente documenti cartacei? E purtroppo anche questa volta viene avvalorata l’ipotesi suddetta dopo l’arresto di due giovani rumeni al controllo di Duino Aurisina, al confine tra l’Italia e la Slovenia, trovati con l’intera refurtiva a bordo dell’auto in cui viaggiavano. Nessun dubbio: uno dei due ha ammesso la propria responsabilità nei furti delle due scuole orvietane. Il rapporto diramato dal Commissariato di polizia di Orvieto non lascia dubbi: “Tra il materiale provento di furto sono stati trovati gli oggetti rubati presso le scuole elementari di Orvieto Scalo e Ciconia tra i quali computer, macchine fotografiche, telecamere.” Il materiale è comunque assortito e variegato, tipico di chi pesca secondo il caso e la situazione per rivendere o regalare quanto è capitato a tiro. Ci sono “tra le altre cose, telefoni cellulari, autoradio, navigatori satellitari, utensili agricoli e da lavoro in genere, rame sfuso, decespugliatori, motoseghe, una motozappa e banconote di vario taglio per un totale di circa 1000 euro”. E c’è poco da dormire tranquilli: gli autori dei furti avevano anche una “bomboletta spray contenente gas paralizzante” di cui probabilmente si servivano per neutralizzare le ignare vittime colte nel sonno. Per le scuole l’operazione si concluderà quanto prima con il riconoscimento da parte della dirigente scolastica del materiale trafugato, che in tal modo potrà ritornare alla sede di appartenenza. Possiamo dire decisamente che la rapidità dell’operazione è stata resa possibile dalle “immediate ricerche diramate dal Commissariato di polizia di Orvieto in campo nazionale e in special modo dai controlli di prevenzione degli uomini di polizia ai posti di frontiera”.
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